L’eterogeneità genetica delle distrofie ereditarie della retina rende molto difficile ottenere una diagnosi specifica.
Un singolo gene può essere associato a più fenotipi 1,2
*Loci mappati senza un gene identificato, a partire dal 2019 3
©2021 Accademia americana di oftalmologia. Riprodotto con autorizzazione 4
Alcuni segni/sintomi potrebbero essere 13,14
Età di comparsa dei sintomi 13,14
Prevalenza stimata
Forme 15
Esistono tre forme cliniche della Sindrome di Usher (USH1, USH2, USH3) differenziate in base alla rilevanza dei sintomi/quadro clinico
Segni/sintomi visivi
Segni/sintomi non oftalmici
Età di comparsa dei sintomi
I sintomi uditivi compaiono alla nascita per i tipi 1 e 2, mentre nella tarda infanzia/adolescenza per il tipo 3. La perdita della vista compare durante l’infanzia per il tipo 1 e generalmente durante l’adolescenza per i tipi 2 e 3.
Diffusione stimata
Circa 1 persona su 6.000 è affetta da USH
Alcuni sintomi/segnali potrebbero essere
Età di comparsa dei sintomi
I sintomi possono comparire in diversi momenti della vita
Prevalenza stimata
Circa 1 persona su 8.000 è affetta da Malattia di Stargardt
Alcuni segni e sintomi potrebbero essere
Età di comparsa dei sintomi
Prevalenza stimata
Circa 1 persona su 30.000 è affetta da CRD
Alcuni segni e sintomi potrebbero essere
Età di comparsa dei sintomi
Prevalenza stimata
Circa 1 persona su 30.000 è affetta da Acromatopsia
Alcuni segni e sintomi potrebbero essere
Età di comparsa dei sintomi
Prevalenza stimata
Circa 1 persona su 33.000 è affetta da LCA
Alcuni segni e sintomi potrebbero essere
Età di comparsa dei sintomi
Prevalenza stimata
Circa 1 persona su 50.000 è affette da CHM
Segni/sintomi visivi
Segni/sintomi non oftalmici
Prevalenza stimata
Circa 1 persona su 160.000 è affetta da BBS
Sebbene la Sindrome di Bardet-Biedl sia una delle distrofie ereditarie della retina più rare, la sua diffusione potrebbe essere maggiore in alcune regioni
I valori indicati rappresentano stime globali e potrebbero variare di regione in regione
I sintomi ed i segni clinici potrebbero portarti a sospettare che un paziente abbia una distrofia ereditaria della retina. Il tuo paziente potrebbe esprimere ulteriori preoccupazioni, come ad esempio: 5,6
Avere un quadro completo della anamnesi familiare del paziente può essere utile per valutare i potenziali rischi o i fattori ereditari 7.
Sebbene la maggior parte dei pazienti senza storia familiare di malattia nota potrebbe presentare una trasmissione autosomica recessiva, alcuni potrebbero avere una malattia a trasmissione autosomica dominante dovuta a una mutazione “de novo”. 7
Altri invece potrebbero avere una variante dominante a penetranza incompleta. Inoltre potrebbero esserci pazienti che non hanno alcuna familiarità con mutazioni legate al gene X ed esserne comunque affetti. 1,8
Oggigiorno è di fondamentale importanza affiancare alla diagnosi clinica la diagnosi genetica di malattia 9,10. Questo dà la possibilità a te e al tuo team di sviluppare un piano di cura il più completo possibile 11.
Avere nuove risposte potrebbe aiutare i tuoi pazienti a mitigare l’impatto della patologia, a fare scelte consapevoli riguardo la professione e la pianificazione familiare, ad informare i membri della famiglia che potrebbero essere interessati dall’analisi genetica. 11
Essere proattivi nel fare tutti questi passaggi, incluso il test genetico per la possibile identificazione di distrofie retiniche ereditarie, può aiutare i tuoi pazienti a trovare le risposte di cui hanno bisogno
Scopri l’importanza di eseguire il test genetico e come questo può aiutarti a supportare meglio i tuoi pazienti e la salute dei loro occhi
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