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Come gli anticorpi monoclonali hanno cambiato il trattamento del mieloma multiplo?
Il Dott. Alessandro Corso ci spiega come gli anticorpi monoclonali aprano un mondo nuovo nella lotta al mieloma utilizzando il nostro sistema immunitario per contrastare la malattia; in sostanza fanno in modo di andare a reclutare quelle cellule che nel mieloma vengono messe in uno stato quiescente.
Cosa si intende con personalizzazione della terapia nel Mieloma Multiplo?
Il Dott. Roberto Mina ci accompagna in un rapido ma dettagliato excursus attraverso i principali criteri e strumenti diagnostici intervenuti rivoluzionando, grazie ad altre importanti scoperte medico scientifiche, il Mondo del Mieloma.
MM: Come diagnosticare e quali sono i sistemi di stadiazione in uso?
Un’analisi dettagliata dei criteri e degli strumenti diagnostici, che hanno permesso grazie all’intervento di nuove tecnologie un considerevole il progresso diagnostico nella diagnosi del Mieloma Multiplo.
MM, quali sono i nuovi approcci al paziente?
In questo primo video il Dott. Mina espone quali siano stati gli enormi cambiamenti avvenuti negli ultimi 40 anni nella diagnosi e nel trattamento del Mieloma Multiplo e come abbiano portato ad individuare i migliori approcci per un clinico sia nei confronti di questa patologia che dei pazienti che si trovano ad affrontarla.
Quali parametri considerare per valutare se un trattamento è stato efficace?
Secondo l’analisi del Dott. Corso, il tempo di sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale del paziente sono i parametri statistici che ci consentono di valutare l’efficacia di un trattamento.
Outcome di riferimento e profondità di risposta nella malattia residuale
Il Dott. Alessandro Corso entra nel dettaglio su quali siano i trattamenti che hanno permesso di ottenere risposte molto profonde, fino a remissioni complete dalla malattia, anche in pazienti con età più avanzata.
L’evoluzione futura e l’applicazione degli strumenti per la valutazione del paziente geriatrico
Il Dott. Corso ci spiega che avere a disposizione la valutazione geriatrica reale, precedente all’insorgenza del mieloma, consentirebbe di tarare le terapie in modo più accurato sul paziente.
Workout del paziente: come cambia l’imaging rispetto alla radiografia
I nuovi esami strumentali hanno rivoluzionato il modo di inquadrare i pazienti; gli esami attualmente più usati sono la TAC a basso dosaggio e la risonanza.
L’inquadramento del Mieloma Multiplo in relazione ai quattro sintomi cardine (CRAB)
In questo video, il Dott. Corso ci parla del Mieloma Asintomatico: questa patologia caratterizza quei i pazienti che, non presentando i 4 sintomi CRAB, normalmente non ricevono alcun trattamento; vengono definiti “ultra high risk” quei pazienti che possono presentare gravi complicanze e un’evoluzione rapida della patologia.
Le linee guida che prevedono il trattamento dei pazienti “ultra high risk” senza CRAB
Il Dott. Corso spiega come, nel corso degli ultimi anni, siano stati evidenziati alcuni parametri che consentono di identificare i pazienti asintomatici “ultra high risk” che presentano, cioè, una probabilità dell’80% di evolvere verso il Mieloma Multiplo.
Qual è a suo parere il gap attuale e come immagina il futuro?
Secondo il Dott. Alessandro Corso, nel futuro a breve termine le nuove terapie per il Mieloma Multiplo si potranno applicare anche ai pazienti colpiti da recidiva; per il medio e lungo termine è auspicabile che un numero sempre maggiore di pazienti possano avere accesso a nuovi farmaci in combinazione con altri trattamenti.
Come agiscono gli anticorpi monoclonali?
Il Dott. Corso descrive l’azione degli anticorpi monoclonali: legandosi alle cellule che esprimono il target agiscono sulle cellule patologiche in modo diretto; questo meccanismo d’azione potrebbe consentire un maggior controllo sul Mieloma e un conseguente miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Cos'è la molecola CD38? Implicazioni della molecola CD38
Il Prof. Fabio Malavasi esamina le caratteristiche della molecola CD38 e il suo ruolo nella filogenesi.
La storia del CD38
Il Prof. Fabio Malavasi racconta l’avvincente scoperta della molecola CD38, il modus operandi della ricerca e le sue applicazioni cliniche.
Qual è il ruolo delle immunoterapie nel trattamento del Mieloma Multiplo?
Il prof. Niccolò Bolli analizza le terapie per il trattamento del Mieloma Multiplo, composte spesso da un utilizzo di combinazioni di farmaci fino alla progressione della malattia per ritardarne la recidiva.
Quali sono i principali meccanismi di escape del MM?
Il prof. Niccolò Bolli parla dei principali meccanismi di escape del MM, quello dal sistema immunitario e quello dalle terapie applicate per la cura dei pazienti.
In che modo il mieloma multiplo impatta sul sistema immunitario?
Il prof. Niccolò Bolli parla dell'impatto del Mieloma Multiplo sul sistema immunitario e analizza le varie tipologie di Microambienti.
Cosa significa diversità clonale?
Il prof. Niccolò Bolli analizza il concetto di diversità clonale ed il processo alla base di un Subclone, un sottogruppo di cellule tumorali che sono mutate rispetto alla cellula fondante.
Quali sono i principali signaling pathways del mieloma multiplo?
Il prof. Niccolò Bolli spiega come il Mieloma Multiplo progredisce primariamente a causa di eventi che trasformano la cellula che andrà poi ad interagire con il Microambiente.
Cosa si intende per Microambiente e qual è il suo ruolo sulla sopravvivenza delle cellule di mieloma e sulla progressione della malattia?
Il prof. Niccolò Bolli parla dello sviluppo del mieloma multiplo tramite l'interazione con tessuti, cellule e molecole che compongono il Microambiente Midollare.
In che modo la gammopatia monoclonale di significato incerto (MGUS) o il mieloma multiplo smouldering (SMM) differiscono dal Mieloma Multiplo attivo dal punto di vista della profilazione genomica?
Il prof. Niccolò Bolli spiega le differenze e le criticità dei tre tipi di gammopatie monoclonali che vengono in genere riconosciute sulla base di criteri clinici.
Quali dovrebbero essere gli attori principali della gestione multidisciplinare?
Un team multidisciplinare deve includere vari specialisti, tra cui assumono oggi un ruolo chiave il geriatra e lo psiconcologo.
Quanto è importante l'approccio clinico integrato con gli altri specialisti?
La Prof.ssa Alessandra Larocca sottolinea l'importanza della multidisciplinarietà, ovvero la cooperazione con altri specialisti nella cura del paziente e nella gestione di eventuali complicanze.
Ci sono differenze in termini di gestione clinica dei pazienti?
La gestione clinica dei pazienti varia in base al gruppo di appartenenza del paziente. La Prof.ssa Larocca presenta i benefici dei diversi approcci terapeutici.
La fragilità del paziente dipende solo dall'età?
La definizione di paziente fragile legata a un’età anagrafica superiore ad 80 anni è molto controversa. Come mostra un recente studio, l’età è sicuramente un fattore importante, ma non esclusivo nel determinare la fragilità del paziente.
Ci descrive le diverse categorie che identificano?
La valutazione permette di identificare tre tipi di pazienti: fit, intermedi e fragili. Gli obiettivi terapeutici per questi tre gruppi sono differenti e la Dott.ssa Larocca ne riassume le caratteristiche.
Ci descrive i pro e contro per ciascuno score e la loro applicabilità nella pratica clinica?
La Prof.ssa Larocca riflette sul potere discriminante degli score per la valutazione della fragilità, a cominciare dal tempo necessario per raccogliere le informazioni, e spiega che sono in atto tentativi per migliorarli.
Quali sono gli score disponibili?
Una disamina degli score di fragilità disponibili che permettono di assegnare uno stadio al processo di invecchiamento del paziente e di valutare il ruolo della sua età biologica e di altri fattori, come le comorbidità.
Come vengono tipicamente inquadrati i pazienti con Mieloma Multiplo? Cosa si intende per "eterogeneità"?
La Prof.ssa Alessandra Larocca illustra le caratteristiche dei pazienti con MM e si sofferma sulle differenze esistenti tra le sottopopolazioni fit candidabili o meno al trapianto autologo di cellule staminali, unfit e frail.
In una patologia così eterogenea, quale è il valore della personalizzazione della terapia?
Il Dott. Gabriele Buda spiega perchè il MM è una patologia eterogenea, andando essa ad investire più organi, e quanto sia importante una buona valutazione del paziente per poter stilare un buon profilo farmacologico specifico.
Quali sono le principali complicanze dovute alle terapie?
Il Dott. Gabriele Buda parla delle principali complicanze e tossicità causate dalle terapie nei pazienti.
Da cosa sono causate le disfunzioni più comuni? E come impattano il decorso della malattia?
Il Dott. Gabriele Buda spiega le caratteristiche e le problematiche delle disfunzioni più comuni e il ruolo che esse hanno nel decorso della malattia.
Quali sono le complicanze dovute al mieloma multiplo che impattano maggiormente sulla prognosi dei pazienti?
Il Dott. Gabriele Buda sottolinea l'importanza e la necessità di porre attenzione alle possibili complicanze che possono impattare maggiormente sulla prognosi e sul trattamento del MM.
Quale è l'impianto che hanno le comorbidità sulla prognosi dei pazienti?
Il Dott. Gabriele Buda parla dell'importanza dello studio delle comorbidità, in particolare l'impegno renale e l'impegno osseo.
Quali sono le comorbidità osservate più frequentemente nei pazienti con mieloma multiplo?
Il Dott. Gabriele Buda spiega quali sono le comorbidità più frequenti nei pazienti con MM.
COVID-19 e mieloma multiplo – aspetti pratici
La testimonianza della Dott.ssa Rodríguez Otero, ripercorre i difficili momenti dell’emergenza pandemica, evidenziando la fondamentale importanza di una buona organizzazione ospedaliera, al fine di garantire la sicurezza dei pazienti durante la regolare somministrazione delle terapie.
"La peggior situazione per un paziente è avere un mieloma non sotto controllo"
Commentando i dati 'real-world' di pazienti ospedalizzati con mieloma multiplo e COVID-19, il Prof. Jesús San Miguel fornisce i propri spunti di riflessione basati sullo studio retrospettivo spagnolo.1
"Sono preoccupati dalla terapia, di come stanno andando le cose, e ora sono preoccupati dal COVID-19"
La Dott.ssa Paula Rodríguez Otero parla delle nuove preoccupazioni dei pazienti causate dalla pandemia COVID-19 e del modo in cui affronta i colloqui con i pazienti.
Quali sono i fattori da prendere in considerazione per valutare il "rischio" nel MM? Esistono sistemi di stadizione del rischio?
Il Prof. Marco Rossi espone i fattori di rischio del MM di nuova diagnosi, necessari per definire l'outcome dei pazienti.
Quando è necessario fare una valutazione del rischio?
Il Prof. Marco Rossi sottolinea l'importanza e la necessità di svolgere una valutazione del rischio alla diagnosi del paziente con MM, a prescindere dalla condizione di eleggibilità al trapianto dello stesso.
Come viene definita e quale è la prognosi della malattia extramidollare (non intesa come malattia ossea)?
Il Prof. Marco Rossi spiega le caratteristiche e la prognosi della malattia extramidollare.
Quali sono le alterazioni citogenetiche considerate ad alto rischio, come vengono valutate e come impattano sulla prognosi?
Il Prof. Marco Rossi parla della valutazione prognostica nella pratica clinica, con il fine di ricercare delle varianti genetiche che sono associate ad una condizione di alto rischio.
Qual è il ruolo dell'MRD negatività nei pazienti ad alto rischio?
Il Prof. Marco Rossi parla dell’importanza dell'MRD negatività come parametro biologico e clinico.
Quando si parla di early relapse? Come questo impatta sulla prognosi?
Il Prof. Marco Rossi analizza la early relapse e spiega l'impatto negativo che la recidiva precoce può avere sulla prognosi del paziente.
I pazienti definiti "refrattari primari" possono essere inclusi nella categoria di pazienti con malattia aggressiva?
Il Prof. Marco Rossi parla dei pazienti "refrattari primari" e dei trattamenti a cui possono sottoporsi.
Nei pazienti che presentano alterazione dei livelli di componente monoclonale, ma non hanno ancora malattia conclamata, qual è il rischio di progressione a MM?
Il Prof. Marco Rossi spiega le diverse casistiche di pazienti a rischio di progressione a MM.
Cosa si intende per "malattia aggressiva"? Esiste una definizione univoca?
Il Prof. Marco Rossi, Ricercatore in Ematologia, spiega cosa significa "malattia aggressiva" e perchè è più appropriata la definizione di patologia ad "alto rischio"
Qual è il ruolo del trapianto ad oggi? Qual è il significato clinico delle diverse fasi della procedura?
La Dott.ssa Francesca Maria Gay analizza la terapia del trapianto e le vari fasi in cui è possibile dividerla.
Qual è l’aspettativa di vita, intesa anche come QoL, di un paziente di nuova diagnosi?
La Dott.ssa Francesca Gay parla dell’aspettativa di vita di un paziente di nuova diagnosi, migliorata sicuramente anche grazie a trattamenti recenti più innovativi.
Quali sono gli endpoint/gli obiettivi di terapia rilevanti per i pazienti di nuova diagnosi? Gli obiettivi di una strategia terapeutica cambiano a seconda della tipologia di paziente?
La Dott.ssa Francesca Maria Gay parla degli obiettivi terapeutici nei pazienti con mieloma, volti ad ottenere una remissione prolungata e un miglioramento della sopravvivenza.
Qual è l’importanza strategica della prima linea di trattamento nel percorso terapeutico di un paziente che ha ricevuto una diagnosi di MM?
La Dott.ssa Francesca Maria Gay sottolinea l’importanza della prima linea di terapia e parla dei benefici che i pazienti possono trarre da essa.
Come si classificano pazienti di nuova diagnosi?
La Dott.ssa Francesca Maria Gay spiega come i pazienti di nuova diagnosi vengono divisi in due grandi gruppi secondo caratteristiche ben precise che riguardano soprattutto l’età e lo stato di salute del paziente.
Qual è l’impatto di un ritardo diagnostico? Quanto è importante il rapporto con la medicina generale in tal senso?
La Dott.ssa Francesca Maria Gay parla della diagnosi di mieloma multiplo e sottolinea l’importanza del rapporto tra i medici di base e i loro pazienti.
Qual è il percorso diagnostico per definire il paziente affetto da mieloma multiplo?
In questa introduzione la Dott.ssa Francesca Maria Gay descrive dettagliatamente, a partire dai primi accertamenti, il percorso diagnostico e tutti gli esami necessari ad identificare questa patologia.
La risonanza magnetica?
Anche in questo ambito sono in corso numerosi studi altamente promettenti e la Prof.ssa Elena Zamagni ne evidenzia le potenzialità.
Esiste una standardizzazione di interpretazione dei risultati?
Un altro problema importante, come sottolinea la Prof.ssa Elena Zamagni, riguarda la standardizzazione dei criteri interpretativi tra i diversi centri. Varie sperimentazioni sono oggi in corso.
Imaging: prospettive future? Esistono marcatori?
Le tecniche di imaging evolvono e si trovano nuove applicazioni, ce ne parla la Prof.ssa Elena Zamagni.
Cosa fare se si trova una malattia persistentemente positiva?
In questo contesto ci sono dei criteri interpretativi da applicare per capire se il paziente è ad alto rischio di progressione, come spiega la Prof.ssa Elena Zamagni.
Quando eseguire la PET?
La PET, come ricorda la Prof.ssa Elena Zamagni, è indicata nella valutazione della risposta alla terapia, idealmente attraverso un confronto con il basale.
Quali sono le tecniche di imaging raccomandate? Ci sono linee guida sull'imaging?
La Prof.ssa Elena Zamagni spiega il motivo per cui l’IMWG ha raccomandato l’impiego della PET TC, ma nuove metodiche si stanno affermando.
Quali tipi di indagine per immagine esistono? E quali sono impiegate?
Le metodiche di imaging morfologiche segnalano solo l’osteolisi, ma esistono anche metodiche funzionali di imaging che riescono a evidenziare la presenza di plasmacellule di mieloma attive, come evidenzia la Prof.ssa Elena Zamagni.
Dove si valuta la MRD?
In questa intervista la Prof.ssa Elena Zamagni sottolinea l’importanza di valutare la malattia minima residua all’interno e all’esterno del midollo, proprio a causa della forte eterogeneità della malattia.
Cos'è la MRD? Inquadramento generale
La Prof.ssa Elena Zamagni illustra due recenti progressi nell’ambito del mieloma: la revisione dei criteri diagnostici e dei criteri di risposta.
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